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Pubblicato da Paolo Stefanini ● 06 maggio 2021

Diagnosi sbagliata, errore medico e risarcimento

Diagnosi-sbagliata

La diagnosi sbagliata può essere considerata un errore medico? Ed è possibile ottenere un risarcimento se questo fatto ha poi portato a danni gravi o alla morte di un familiare? In questo articolo approfondiremo proprio questo tema che sta a cuore a molti pazienti o familiari che hanno perso il proprio caro.

L’errata diagnosi è un errore medico che può causare diversi tipi di danni o può anche non causarne per nulla. Facciamo degli esempi per comprendere meglio questo concetto: confondere una mononucleosi per una faringo-tonsillite nella stragrande maggioranza dei casi non crea problemi. Diverso è il caso di un tumore che non viene diagnosticato e che se non viene preso in tempo può causare gravi danni o la morte del paziente. Può causare gravi conseguenze anche la somministrazione sbagliata di farmaci conseguenti a una errata diagnosi.

Questi problemi hanno origine da una errata lettura del caso da parte del medico e possono essere di diversi tipi. Vediamo alcune circostanze che capitano con frequenza:

  • Il medico individua una patologia diversa da quella che realmente colpisce il paziente;

  • Il medico diagnostica una patologia che il paziente non ha o esclude la patologia che in realtà affligge il paziente;

  • Il medico sbaglia o ritarda la terapia come effetto dell'errore diagnostico, magari per avere trascurato di richiedere accertamenti specialistici. 

La richiesta di risarcimento per diagnosi errata

Casistiche gravi come una diagnosi sbagliata su un tumore, oppure una errata valutazione in pronto soccorso dove non viene diagnosticato un infarto scambiandolo per gastrite con condizioni che poi si aggravano fino a lasciare danni permanenti o a provocare la morte del paziente, sono a tutti gli effetti da considerarsi danni. L’esistenza del danno o della morte tuttavia non basta a decretare il diritto al risarcimento. Se il medico sbaglia una diagnosi causando indirettamente un danno o la morte è possibile richiedere un risarcimento se siamo in grado di provare che il medico ha agito male oppure ha omesso di prescrivere accertamenti diagnostici indispensabili.

Ecco alcune circostanze significative in questo senso:

  • Si verifica una omissione nel riconoscere o approfondire i sintomi;

  • Si prova l’omissione nella prescrizione di test diagnostici che sarebbero stati utili o fondamentali per la diagnosi differenziale;

  • Si determina un difetto dell’interpretazione dei risultati dei test diagnostici;

  • Il medico non ha incoraggiato il paziente a farsi vedere da uno specialista.

Questo è solo un elenco indicativo frutto di casistiche “tipiche” che servono per avere un’idea generale, ma ogni caso va valutato nel proprio contesto perché i casi di malasanità sono tutti estremamente complessi, come complesse sono le situazioni di ciascun paziente.

Se comunque in queste righe hai trovato alcune analogie con il caso vissuto da te o dalla tua famiglia ti consiglio di scaricare gratuitamente la guida che trovi qui sotto. Capirai, leggendola, quali sono i presupposti per il risarcimento.

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Topic: Errore Medico

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