Contro la Malasanità e gli Errori Medici

Diritti del malato anziano in ospedale: cosa fare se vengono violati

Scritto da Paolo Stefanini | 04 marzo 2021

Dalla semplice visita al ricovero, nel momento in cui un cittadino diventa un paziente entrando in un ambulatorio o in ospedale ha dei diritti, sanciti dalla Carta Europea dei Diritti del Malato. Questo prevede ad esempio che il cittadino abbia la possibilità di scegliere i trattamenti sanitari e che possa anche chiedere un risarcimento se questi diritti non vengono rispettati, causando danno.

Il malato anziano che si reca o viene accompagnato in ospedale, affetto da patologie croniche oppure non autosufficiente, è dunque un soggetto che ha dei diritti. 

I diversi "tipi" di Diritti del Malato 

Diritto a misure di prevenzione, all’accesso, alla informazione, al consenso, alla
libera scelta, alla privacy e alla confidenzialità, al rispetto del tempo dei pazienti, all’osservanza di standard di qualità, alla sicurezza, alla innovazione, a evitare sofferenze e dolore non necessari, a un trattamento personalizzato, al reclamo, al risarcimento. Sono questi ed altri i diritti del malato anziano in ospedale, come quelli di qualsiasi paziente, sono sanciti dalla Carta Europea che riportiamo con la seguente infografica in 14 punti. 



Eppure, questi 14 punti stridono con episodi che vengono raccolti dalle cronache che talvolta raccontano storie di maleducazione, incuria, anziani lasciati in "astanteria" per lunghe ore senza cibo e acqua prima di essere visitati. Una situazione aggravata, negli ultimi mesi, dall’impossibilità dei familiari di stare vicino e assistere i parenti in pronto soccorso oppure in reparto, a causa dei regolamenti Covid che, quasi ovunque, vietano l’ingresso agli accompagnatori dei pazienti. In questi casi il senso di impotenza e la rabbia crescono, soprattutto quando si vedono calpestati i diritti dei nostri cari. 

Probabilmente, una delle violazioni che ricorrono più frequentemente è quella relativa al rispetto dei tempi

Ad esempio, si stabilisce che ogni individuo ha diritto a ricevere i necessari trattamenti sanitari in un periodo di tempo veloce e predeterminato. I servizi sanitari hanno il dovere di fissare tempi di attesa entro i quali determinati servizi devono essere erogati, sulla base di specifici standard e in relazione al grado di urgenza del caso.
Nel caso in cui i servizi sanitari non siano in grado di fornire i servizi nel tempo massimo
predeterminato, deve essere garantita la possibilità di usufruire di servizi alternativi di qualità comparabile e ogni costo da ciò derivante per il paziente deve essere rimborsato in un tempo ragionevole.

Va anche precisato che talvolta sono le limitazioni finanziarie a minare i diritti del malato, dal momento che i tagli ai bilanci e al personale in alcuni casi non permettono il rispetto delle tempistiche, con esiti gravi come ad esempio la morte o l'aggravarsi di un paziente in attesa di esami diagnostici o di manovre salvavita.

Le violazioni dei diritti del malato anziano in ospedale, ma anche di qualsiasi cittadino, possono avere diversi tipi di conseguenze: nel migliore dei casi si tratta semplicemente di reazioni sgradevoli dovute a modi bruschi; ma nei casi peggiori la violazione dei diritti del paziente può tradursi in danni irreversibili. Ne sono un esempio la trascuratezza o “l’abbandono del paziente” oppure la sottovalutazione di un caso con le dimissioni del paziente che dopo alcune ore si aggrava, o muore. In queste ultime casistiche siamo non solo davanti a una violazione, ma a veri e propri esempi di malasanità.  

Malasanità non è lo scontro con un operatore sanitario dai modi burberi; malasanità è un concetto ben più grave: si verifica infatti quando vengono creati dei danni irreversibili per errore o incuranza

Come difendersi dai casi di malasanità? 


Tra i consigli che possiamo darti, in qualità di esperti di tutela dei cittadini coinvolti in casi di malasanità, c’è quello di prendere consapevolezza dei tuoi diritti come malato o parente di un malato. 

Consigli utili in ogni occasione: 

  • Prendere nota del nome dei medici che vi seguono;

  • Pretendere chiarezza e approfondimenti esaustivi nella fase del consenso informato qualora i trattamenti sanitari proposti lo richiedano, per comprendere quali sono i rischi e valutare le alternative possibili;  

  • Chiedere di consultare e avere una copia della cartella clinica e dei referti, controllando se ci sono elementi dubbi o discrepanze da segnalare e soprattutto facendola consultare al medico di base. Puoi fare richiesta di averne copia anche dopo il ricovero, che ti dovrà essere fornita entro 30 giorni. 


In presenza di danni legati a casi di malasanità, con i diritti del malato che sono stati violati, è sempre possibile far effettuare una valutazione a porofessionisti che si occupano proprio di assistenza ai malati o ai parenti di pazienti deceduti o gravati da danni irreversibili. 

Se credi di esser vittima di un caso di malasanità, come primo passo scarica questa guida gratuita in cui potrai trovare informazioni utili a comprendere se hai diritto a un risarcimento per quanto subito.