Complicazioni durante parto: di chi è la colpa?

Un momento bellissimo e fragilissimo qual è la nascita di un bambino può stravolgere la vita nell’arco di pochissimi minuti. Un ritardo nell’applicazione di una manovra di estrazione, una scorretta lettura del tracciato di monitoraggio, una complicazione e la gioia si trasforma in angoscia…. Ma cosa sono veramente le complicazioni durante il parto e di chi è la colpa?Non sempre un parto segue il “decorso della natura”. Gli eventi avversi che possono presentarsi durante il parto sono diversi e di varia entità, possono dipendere da cause naturali o da errate pratiche in sala parto messe in atto per agevolare l’uscita del bambino.

Le complicanze in sala parto sono in gran parte decodificate dalla letteratura medica e per ognuna di queste ci sono protocolli che comprendono manovre o cure che il personale medico e ostetrico (per la mamma) e gli specialisti pediatrici (per il bambino) devono saper applicare alla perfezione.

Le complicazioni durante il parto comprendono quindi un ventaglio di casistiche che coinvolgono sia il corpo della madre che il bambino. 

Complicanze durante il parto per la madre

Quando vengono identificate delle complicazioni (intese come delle situazioni di instabilità della madre o dei parametri vitali del bambino) vengono messe in atto delle manovre d’urgenza. Nei casi più frequenti, vengono utilizzati strumenti come forcipe e ventosa per girare o incanalare meglio il bambino, oppure viene effettuata l’episiotomia che è una lacerazione praticata con il bisturi alla madre durante i travagli difficili per accelerare l’uscita del bambino. Anche la manovra Kristeller è una pratica altamente dibattuta che comporta delle spinte sulla pancia della mamma ma provoca una pressione sulla testa del bambino. L'obiettivi di queste pratiche è di evitare il prolungarsi del tempo del parto perché al neonato potrebbe mancare l'ossigeno. 

Le lacerazioni possono determinare gravi complicazioni alla mamma se vengono praticate o ricucite in modo errato. Con l’episiotomia ad esempio, si possono danneggiare oltre ai tessuti perianali anche l’epitelio dell’ano con conseguenze invalidanti per la madre, come l’incontinenza fecale o la necessità di sopportare delle stomie cioè delle aperture chirurgiche con un sacchetto per consentire la raccolta delle feci dall’organismo. In tutti i casi di lacerazioni ci sono inoltre delle rigorose procedure per la sutura che se non rispettate correttamente possono provocare un’errata cicatrizzazione con dolore e disagi cronici per la mamma.

Oltre ai casi citati, che come premesso sono i più frequenti, ci sono anche complicanze molto gravi come il distaccamento della placenta o la pre-eclampsia che sono accompagnate da una serie di sintomi rintracciabili con puntuali controlli e attraverso i monitoraggi.

Queste condizioni mettono a rischio anche la vita stessa del bambino e devono essere gestite tempestivamente.

Il fattore tempo è importantissimo in sala parto: se hai la sensazione che i tempi di reazione di medici e ostetrici siano stati “lenti” e il parto ha provocato delle lesioni alla mamma oppure al bambino, è opportuno approfondire il caso perché potrebbero esserci delle responsabilità da parte dell’ospedale. Mettiti rapidamente in contatto per valutare se è il tuo caso, cliccando qui per ricevere il parere di un esperto in medicina legale. 

Complicanze durante il parto per il bambino

Ciò che succede alla madre, prima e durante il parto, può avere delle ripercussioni anche sul bambino: le manovre di emergenza possono danneggiare oltre ai tessuti vaginali e perineali della madre anche il corpo (soprattutto la testa) del bambino. 

Inoltre, esistono delle circostanze in cui nonostante il decorso perfetto della gravidanza e l’avvio fisiologico del travaglio, accade qualcosa che impedisce di completare naturalmente la fase espulsiva.

Una casistica frequente ad esempio è il cordone che avvolge il collo del piccolo. In questi casi, un’ecografia e il monitoraggio fetale dovrebbero far scaturire la decisione di fare un cesareo d’urgenza. Anche in questo caso, la tempestività gioca un ruolo fondamentale perché protrarre le condizioni di sofferenza fetale potrebbe portare a gravi sviluppi.

Questo non è certamente l’unico caso che può creare danno al neonato, i cui danni possono emergere anche dopo mesi quando si nota un ritardo nello sviluppo sul piano cognitivo o fisico. Abbiamo dedicato alcuni approfondimenti a specifiche casistiche di danni da parto che comportano gravi conseguenze per la madre o per il piccolo:

• Incontintenza post parto: quando ti stravolge la vita(Italian)
• Bambino non parla a 1-2 anni, può essere colpa di un parto difficile?(Italian)
• Ipossia neonatale e danni al neonato: i passi per avere giustizia(Italian)
• Ipossia perinatale: il medico e l'ospedale hanno colpe?(Italian)

Il concetto che deve esserti chiaro è: in tutte le casistiche in cui la tempestività è venuta meno, ci sono state della manovre scorrette e si sono verificati gravi danni alla mamma o al neonato durante o dopo il parto è necessaria una valutazione di responsabilità. La colpa delle complicanze che avvengono durante il parto, in alte parole, non è solo di un “destino avverso”. Va chiarito se il team ostetrico medico e infermieristico ha fatto veramente tutto il possibile e se lo ha fatto correttamente. Altrimenti, si può a tutti gli effetti parlare di malasanità.

Da parte dei genitori, il cambio di prospettiva è enorme: molte famiglie si vedono costrette a lasciare il lavoro e cambiare per sempre le proprie abitudini, alla gioia si sostituisce l’angoscia e le necessità economiche diventano molto ingenti. Inoltre, se c’è stato un errore da parte dell’ospedale, questo rischia di essere reiterato anche in altri casi. Hai quindi, oltre il diritto, il dovere di accertare se ci siano stati errori medici non solo per ottenere giustizia ma anche per assicurarti che questa stessa sofferenza non coinvolga altre famiglie. 

Come avrai intuito, giunti a questo punto, i casi di malasanità legati al parto sono molto complessi. Per capire se ci sono responsabilità da parte dell’ospedale sono necessarie valutazioni da parte di professionisti: specialisti in ginecologia e ostetricia, pediatri neonatologi, medici legali e avvocati; solo queste figure professionali hanno le conoscenze, le specializzazioni e l'esperienza necessaria per assistere al meglio le mamme che abbiano subito gravi danni durante il parto a causa di errori medici.

Il prossimo passo da fare è metterti in contatto con noi, che abbiamo tutte queste competenze. Nel frattempo, leggi il manuale gratuito che abbiamo scritto, in totale riservatezza: clicca qui sotto per riceverlo sulla mail.