Errore medico e risarcimento del danno: quali sono i passi da fare

Riconoscere l’errore medico e ottenere il risarcimento del danno: se sei vittima di un danno permanente causato da un medico, dal suo staff o dalla struttura sanitaria in cui hai ricevuto assistenza, hai il potere ma anche il dovere di chiedere che l’errore sia riparato: lo fai per te, per la tua famiglia, ma anche per chi si troverà di fronte allo stesso medico e alla stessa clinica, dopo di te.

Il primo passo per ottenere giustizia è informarsi: clicca qui per avere la guida alla richiesta di risarcimento danni per errore medico.

Danni medici risarcibili

Contrariamente all’immaginario collettivo, che identifica gli errori medici come interventi in sala operatoria sbagliati, ci sono vari tipi di danni la cui responsabilità può essere imputata in capo al medico o alla clinica:

• Somministrazione di una terapia sbagliata (a sua volta causata da una diagnosi scorretta)
• Infezione o patologia contratta durante un ricovero
• Danni gravi da parto alla madre o al neonato
• Interventi o cure prestate non tempestivamente (ad esempio l’abbandono di un paziente in pronto soccorso per ore e ore)

Queste casistiche introducono il primo criterio che porta al riconoscimento di un risarcimento: è l’esistenza comprovata di un danno subìto a legittimare la richiesta di un risarcimento economico da parte della vittima o di un suo familiare. Inoltre, per essere risarcibile, il danno deve essere ingiusto, cioè prodotto con un comportamento non giustificato dall’ordinamento e che cagiona, per dolo o colpa dell’equipe medica o della clinica, la lesione di un interesse tutelato (la salute, in questo caso). Tutto questo non deve rientrare nella fatalità, che esclude un’imputabilità: in altre parole, il risarcimento di un danno è dovuto se questo poteva essere evitato con l’applicazione di procedure corrette e con la giusta perizia e diligenza da parte del medico o del personale sanitario che assisteva il paziente.

I passi corretti per richiedere un risarcimento da errore medico

Nel momento in cui dovessi avere il dubbio di essere vittima di un errore medico, le azioni da compiere viaggiano su un doppio binario: legale e medico.

Il primo passo che puoi fare tu è la raccolta documentale: mettere insieme la cartella clinica, la documentazione ed i referti relativi a visite ed esami diagnostici e tutto quanto è attinente con il problema per il quale ti sei rivolto a una clinica o a un medico. Se la cartella clinica descrive patologia, interventi, cura ed evoluzione del caso, allo stesso modo esami specialistici, referti e pareri prima e dopo l’episodio dannoso, rappresentano elementi probatori, fonti che possono influire nelle valutazioni di chi dovrà poi decidere sull’esistenza dell’errore e sulla quantificazione del danno.

Il passaggio immediatamente successivo sarà quello di rivolgerti ad esperti per capire se il tuo caso effettivamente rientra nelle casistiche di malasanità. A seguire ci saranno le perizie: avrai cioè bisogno di uno o più medici specializzati nel tuo caso e di un medico legale che attestino il legame tra il comportamento (attivo od omissivo) del sanitario e le conseguenze dannose che hai riportato.

Già in fase iniziale ti troverai di fronte a questioni difficili da comprendere, di fronte alle quali avrai bisogno di assistenza medica e legale: sarà importante quindi avere a tuo fianco professionisti, persone del campo. Per fare le tue scelte in modo consapevole e per ottimizzare le possibilità di concludere la tua personale vicenda con un giusto risarcimento per quello che hai subìto, il primo passo è leggere questa guida dove troverai preziose informazioni sui passi da fare per prepararti al meglio. Per riceverla in totale riservatezza e gratuitamente, clicca qui sotto e ti verrà inviata sul tuo indirizzo e-mail.