Contro la Malasanità e gli Errori Medici

Malasanità Risarcimento Danni: Quanto Tempo Hai per Richiederlo

Scritto da Paolo Stefanini | 12 gennaio 2021

Quanto tempo hai per denunciare un caso di malasanità e richiedere il risarcimento danni? Conoscere i propri diritti è la condizione fondamentale per farli valere. Nessuno, entrando in ospedale per una cura, un intervento, un parto, pensa preventivamente che potrebbe uscirne con la vita stravolta. Però, purtroppo, succede.

I dati pubblicati sui siti web del Ministero della Salute e dell'Organizzazione mondiale della sanità ci dicono che:

  • Si calcolano 6-7mila morti per infezioni nosocomiali ogni anno in Italia;
  • Il 15% della spesa sanitaria è utilizzato in conseguenza di eventi avversi (cioè oltre 20 miliardi di euro).

Tutto questo in epoca pre-Covid.

Comincio con questi dati a spiegare come, in ambito sanitario, gli eventi avversi rappresentino una possibilità, nemmeno molto remota, anche nel nostro Paese dove riteniamo di poter contare su una sanità eccellente, o almeno molto avanzata rispetto a molti altri Stati.

Cosa fare, se tu direttamente o un tuo familiare siete stati vittima di un caso di malasanità?

“Denunciare” è la risposta più ovvia: infatti, se il caso non venisse fatto emergere, altre persone potrebbero rimanere vittime o essere danneggiate da comportamenti scorretti, per esempio da un’equipe medica che lavora allontanandosi dai principi della buona pratica medica, oppure a causa di una struttura che presenta gravi lacune e non permette agli operatori di lavorare al meglio delle proprie possibilità. 

Far emergere un caso di malasanità è importante tanto quanto avere il giusto risarcimento, se il danno o la morte di un familiare sono stati determinati da condotte scorrette oppure omissive da parte del personale della struttura. 

La domanda è: quanto tempo c'è, dal verificarsi del fatto, per denunciare e richiedere un risarcimento?

Generalmente, il termine per agire legalmente è di 10 anni, dopo i quali il fatto si prescrive. In realtà non è tutto così netto; i termini di prescrizione variano a seconda che ci si trovi davanti a una denuncia di natura extracontrattuale o contrattuale (in terminologia giuridica); inoltre in alcuni casi il tempo di prescrizione inizia a decorrere nel momento in cui il danno si è manifestato e non nel momento in cui è stato fatto. Si tratta di aspetti legali e giuridici che vanno valutati caso per caso; può ad esempio capitare che una infezione contratta in ospedale si manifesti dopo un certo periodo dal contagio, oppure che la correlazione tra la malattia e la causa scatenante non sia così immediata e venga stabilita dopo valutazioni mediche successive. 

In altre parole, ogni caso va valutato, la regola dei 10 anni c'è ma va contestualizzata nel modo giusto.

Istituzioni e Norme di riferimento per i cari di Malasanità

La “Bibbia”, cioè il testo normativo di riferimento in fatto di risarcimento da errore medico è la Legge 24/2017 denominata anche legge Gelli, recante “Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché in materia di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie”; questa legge è entrata in vigore il 1 aprile 2017 e stabilisce che il paziente ha il dovere di dare prova dell’inadempimento e dell’entità del danno causato dal medico o dalla struttura sanitaria, mentre il medico o l’ospedale dovranno dimostrare, per sottrarsi all’obbligo risarcitorio, che il danno è avvenuto per cause estranee alla loro responsabilità. 

Esiste dal 1980 una istituzione denominata “Tribunale del malato” il cui obiettivo è quello di tutelare e promuovere i diritti dei cittadini in campo sanitario e assistenziale per evitare delle discriminazioni. Tuttavia, in base al regolamento, il funzionamento di questa organizzazione non ha nulla a che vedere con l’assistenza legale o con l’assistenza in caso di controversie giudiziarie, ma si occupa soltanto di informare il cittadino sui suoi diritti in qualità di paziente o assistito.

Per far emergere un caso di malasanità e chiedere un risarcimento danni è necessario rivolgersi a un team di professionisti in grado di fornire assistenza legale ma anche consulenza medica specializzata e medico legale. Infatti, i danni medici possono avvenire in chirurgia, ginecologia e ostetricia, oncologia, pronto soccorso, ortopedia e in altri ambienti ancora e possono essere riconducibili a errori involontari, scarsa cura nel lavoro, errate diagnosi, oppure a situazioni di disorganizzazione dovute ad esempio a turni inadeguati con eccessivi carichi di lavoro che ricadono sul personale. 

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