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Pubblicato da Paolo Stefanini ● 19 febbraio 2021

Infezione protesi ginocchio: le ragioni del risarcimento danni

Infezione-protesi-ginocchio-1

La protesi al ginocchio è un intervento a cui, nella totalità dei casi, ci si sottopone, nella speranza di recuperare una mobilità fisica soddisfacente. Il percorso che segue però, non è soddisfacente per tutti. In particolare, mi soffermerò sul rischio che è dietro l’angolo: l’infezione dopo la protesi al ginocchio.
Solitamente, si arriva alla decisione di un intervento protesico a fronte di situazioni di dolore cronico oppure di mobilità molto limitata, sfiniti da anni di dolore incessante e colmi di speranza.

In partenza ci possono essere patologie o disturbi come l'artrosi cronica senile, artrite reumatoide (malattia infiammatoria su base auto-immune), oppure conseguenze di fratture.

Proprio la speranza è uno stato emotivo che dovrebbe lasciare spazio alla consapevolezza che l’intervento permetterà poi di fare attività motoria rigorosamente a basso impatto, che ogni intervento presenta dei rischi e che la chirurgia protesica più che un intervento è un percorso, in quanto richiede una fase di riabilitazione prima di ottenere dei benefici.

Le possibili complicazioni della protesi al ginocchio

La lista delle complicanze, questo infatti è il termine corretto, deve essere fornita dall’ortopedico prima di procedere con la decisione di effettuare l’intervento:

Infezione

L'infezione è tra le complicanze peggiori dell’intervento in quanto può determinare, nei casi più gravi, l’amputazione dell’arto o la morte stessa del paziente.

Trombi

I coaguli di sangue sono una delle cause più frequenti di insuccesso dell’intervento: questo rischio va ridotto con un programma di somministrazione di eparina che fluidifica il sangue.

Problemi della protesi

Anche se la tecnologia è sempre più avanzata, è possibile che ci siano degli allentamenti o delle rigidità connesse anche alla cicatrizzazione dei tessuti intorno alla protesi, con esito di scarsa mobilità dell’arto.

Come accennato, esistono già protocolli atti alla riduzione dei rischi che prevedono la sterilizzazione, la somministrazione di farmaci e la profilassi antibiotica. Nonostante i protocolli e le disinfezioni però, germi e batteri rappresentano una presenza subdola anche negli ospedali: è possibile contrarre un’infezione anche sul tavolo operatorio o nel periodo peri operatorio, durante le cure e le medicazioni. Non lo diciamo noi, lo dicono le statistiche pubblicate dalla letteratura medica e pubblicate anche sul sito del ministero della Salute. In particolare, secondo i dati dell'istituto ortopedico Rizzoli, eccellenza europea per la chirurgia ortopedica, la protesi al ginocchio presenta complicazioni gravi in una percentuale inferiore al 2%. 
Può essere in corso un’infezione se si verificano questi sintomi:

  • Febbre persistente e brividi

  • Aumento del rossore o gonfiore del ginocchio

  • Fuoriuscita di liquido o pus dalla ferita del ginocchio

  • Aumento del dolore

 

Il problema in questi casi è che la soluzione, quando la terapia antibiotica non dà risultati in termini di riduzione dell’infezione, si concretizza con la rimozione della protesi o l’amputazione dell’arto volta a rimuovere eventuali ascessi e tessuti necrotizzati.

In casi ancora peggiori, l’infezione può essere resistente alla terapia antibiotica ed espandersi agli organi, determinando il decesso del paziente.

Entrare in ospedale con la speranza di migliorare la qualità della vita e uscire, dopo mesi di agonia, senza un arto significa trovarsi a dover convivere con la sofferenza e con una disabilità. Per non parlare nei casi in cui si verifica il decesso del paziente.

In questi casi gravi, le responsabilità della struttura ospedaliera e del medico vanno indagate. Non si può lasciare che ciò accada classificando l’accaduto con l’etichetta della “complicanza”, non solo per un debito di giustizia verso noi stessi ma anche per responsabilità della collettività che si rivolgerà per un analogo intervento, allo stesso medico e alla medesima struttura.

Se tu o un tuo familiare conoscete da vicino cosa significa dover convivere con il dolore per un arto amputato in seguito a un’infezione, il primo passo da fare è scaricare questa guida gratuita per capire se sia possibile chiedere un risarcimento per errore medico.

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Topic: Infezioni ospedaliere, Errore Medico

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