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Pubblicato da Paolo Stefanini ● 22 giugno 2021

Morte per l'infezione in ospedale: la questione della responsabilità

Infezione-protesica-in-ortopedia

Settimane di sofferenza che diventano mesi, terapie e interventi che non danno gli esiti sperati e alla fine danni enormi o il lutto. Può succedere: in sala operatoria non sempre va come pianificato. Il rischio di infezione esiste, come esistono anche casi in cui la prassi medica non viene seguita, con scelte diverse che innescano reazioni a catena irreversibili.

Quello che raccontiamo oggi è il caso di un paziente che seguiamo. O meglio, assistiamo i familiari perché il paziente, purtroppo, non c'è più.

Il caso è la morte, sopraggiunta per insufficienza multiorgano con un'infezione ospedaliera e una serie di scelte da parte dei medici che non hanno funzionato dentro e fuori dalla sala operatoria. Per il decesso di un uomo di Sarno risultano a processo cinque medici di due equipe diverse che hanno seguito il paziente in due interventi chirurgici eseguiti in due mesi. Un'infezione da pseudomonas aeruginosa, resistente agli antibiotici, ha infine compromesso un quadro clinico complesso, precipitato senza più la possibilità di intervenire. 

Ne parla anche la stampa locale di Sarno, con dettagli particolareggiati sugli interventi. Si parla di violazione delle procedure previste, di condotta negligente, imprudente, con imperizia e senza sulla stampa ma anche nell'impianto accusatorio del processo penale e nella documentazione tecnica del processo civile: se non vengono seguite le linee guida e le buone pratiche clinico-assistenziale la responsabilità può essere attribuita ai medici o alla struttura sanitaria che ha ospitato i pazienti, a seconda delle casistiche.

Infezioni in ospedale: la questione delle responsabilità

Se si parte dalla prospettiva del miglioramento della qualità della vita e si approda invece a una condizione di difficoltà croniche, crollo della qualità della vita o persino al decesso del paziente è più che lecito informarsi sui profili di responsabilità da parte del medico o della struttura.

Individuare la fonte del contagio, come la presenza di un batterio resistente in sala operatoria è importantissimo anche per tutelare tutti i pazienti che verranno operati successivamente nella stessa struttura o dalla stessa equipe medica.

Come ha dimostrato anche il caso della terapia intensiva di Verona, le insidie possono nascondersi veramente anche nei posti più inaspettati. Consiglio di leggere anche questi approfondimenti:

Esiste la possibilità che anche il tuo caso, o quello di un tuo familiare colpito gravemente da infezioni protesiche preveda una responsabilità in capo alla struttura?

Per scoprirlo devi iniziare a mettere in fila le carte, dagli esami alla cartella clinica per ricostruire tutto il percorso e il decorso ospedaliero. Da qui si comincia per indagare se ci sono i presupposti per una richiesta di risarcimento danni in modo da avere almeno un indennizzo per quanto accaduto.

Solo un team di esperti in casi di malasanità composto sia da avvocati che da medici può darti le risposte che cerchi. Prima di contattare uno studio, scarica questa guida gratuita per capire se il tuo caso può a tutti gli effetti rientrare tra quelli che danno diritto al risarcimento.

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Topic: Infezioni ospedaliere

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