Anche abitando in uno dei Paesi in cui la sanità raggiunge, in alcune zone d’Italia, livelli d’eccellenza, medici e strutture non sono esenti da errori, sottovalutazioni o insuccessi. Purtroppo, un errore medico può provocare un danno tale da stravolgere la vita di un paziente o dei suoi familiari e per questo le vittime di danni medici hanno diritto al giusto risarcimento.
Il tema del risarcimento per danno medico è complesso e vasto ma è necessario che le persone in qualità di utenti delle strutture sanitarie e dei servizi sanitari (pubblici e privati) conoscano i propri diritti in particolar modo se vengono lesi.
Quando un errore medico viene accertato e attribuito al medico o alla struttura sanitaria è previsto un risarcimento. Questa frase ti suonerà come una banale e logica successione di causa-effetto tuttavia c’è molto da approfondire; i concetti principali che si evincono sono tre. Se pensi di aver vissuto, personalmente o indirettamente come familiare, un caso di malasanità considera che devono sussistere contemporaneamente:
In particolare, la legge prevede che la prova sia totalmente a carico del paziente il quale dovrà provare non solo la presenza di un problema in merito alla sua salute (che dovrà quindi essere confermato da perizia medico legale), ma anche che questo sia dipeso da azioni o omissioni la cui responsabilità è in capo al medico o alla struttura sanitaria. Anche se sembra scoraggiante, non demordere: se sei vittima di errore medico è un diritto ottenere il risarcimento e inoltre è tuo dovere morale farlo emergere per evitare che accada anche ad altre persone.
Come capire se sussistono queste tre circostanze nel tuo caso?
Affrontiamo questo interrogativo in modo comprensibile utilizzando meno terminologia legale possibile. Ci sono delle “spie” che dovrebbero accendersi nella tua mente in relazione all’esperienza vissuta da te direttamente come paziente vittima di un danno medico oppure in qualità di familiare di un paziente. Infatti, l’errore come dice la parola stessa indica che qualcosa di sbagliato è stato fatto oppure che per vari motivi si è persa l’occasione per fare la cosa corretta. In altre parole, si intende per errore medico un comportamento che si discosta dalla buona prassi clinico-assistenziale: compie una azione o un insieme di azioni difformi da quelle previste oppure omette di agire.
Per comprendere ancora meglio, facciamo degli esempi.
Lo dico senza mezzi termini: la vicenda è complessa e devi affidarti a professionisti. Ci sono comunque delle cose che puoi fare in autonomia per impostare bene il percorso.
Approfondisci e recupera tutti i documenti
Richiedi alla struttura la tua cartella clinica, per legge è tenuto a fornirtela. Inoltre, raccogli tutto il materiale diagnostico, cartaceo o multimediale a disposizione che “racconti” la storia del tuo caso fin dall’inizio.
A questo punto affidati ad esperti; per i casi di malasanità l’assistenza richiede più competenze: legali, medico-legali, specialistiche.
Poi potrai fare richiesta per ottenere il risarcimento.
Il risarcimento si può ottenere seguendo strade differenti: tentare un accordo è una soluzione possibile oppure ci sono il tribunale civile e penale. La scelta non sta a te, saranno i professionisti sulla base della valutazione specifica sul tuo caso a intraprendere la strada migliore per ottimizzare le possibilità di risarcimento.
Quale passo fare adesso? Se leggendo questo articolo hai trovato delle situazioni che rispecchiano quanto vissuto da te o da un tuo familiare, mettiti in contatto con noi. Nel frattempo scarica questa guida gratuita che abbiamo scritto per darti la corretta informazione sul percorso che ti porterà a richiedere il risarcimento.
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